L’ultimo sistema mirror-less basato sulla piattaforma “quattro terzi” – una reminiscenza della “classica” serie OM di Olympus di reflex a pellicola. Tuttavia, oltre allo stile elaborato, lo sviluppatore ha incluso anche una serie di progressi tecnologici.
Risoluzione – 16,1 megapixel, Zo0m – 14-42 mm, Display – 3″, F3,5-5,6
Il caratteristico esterno in lega di magnesio e la cornice frontale testurizzata sono in effetti molto simili a quelli dell’OM analogico: le differenze sono principalmente nella parte posteriore, dove il mirino ottico è stato sostituito da uno elettronico e il coperchio della pellicola ha un touchscreen OLED ribaltabile.
Le specifiche sono tutt’altro che “vintage”: il sensore da 16MP scatta a sensibilità fino a 25.600 ISO e scrive a 9fps in modalità burst, il sistema di messa a fuoco rapida segue il movimento del soggetto in tre dimensioni.
Particolarmente interessante è il sistema di stabilizzazione integrato che opera simultaneamente su cinque assi compensando, tra l’altro, anche le inclinazioni della fotocamera , sia durante la registrazione di immagini fisse che durante le riprese video Full HD in MPEG-4 AVC .
L’interfaccia e le caratteristiche del software sono altrettanto valide. Grazie alla rapidità di funzionamento e alla ricchezza di programmi, filtri e altre modalità speciali, la OM-D E-M5 soddisfa tanto gli appassionati esigenti quanto i dilettanti creativi. Entrambi, tuttavia, devono essere preparati a un prezzo ben superiore ai trentamila Euro.
Mi chiedo se la fotocamera mirrorless Olympus OM-D E-M5 traccia in tre dimensioni con il suo sistema di messa a fuoco rapida. Potreste confermarmelo? Grazie!