Ora, sullo sfondo dell’aggravarsi della crisi lo è, per quanto si cerchi di rassicurare il contrario , le aziende di rivendita fanno sempre meno profitti e la produzione di grandi elettrodomestici in Italia appare sempre più promettente.
Situazione del mercato degli elettrodomestici in Italia
Sulla base dei risultati del primo semestre dell’anno, si possono già trarre conclusioni preliminari: ad esempio, le vendite di cassettiere sono diminuite in modo significativo rispetto al primo semestre del 2023.
Crescita costante delle vendite nel segmento degli elettrodomestici da incasso, formati di frigoriferi premium come i modelli Side-by-Side e quelli a più porte.
Sospetto che ci si possa aspettare un calo delle vendite dei marchi B e C nel segmento dei piccoli elettrodomestici, dato che ormai quasi tutti i rivenditori si affidano a marchi propri e sono motivati a vendere i propri marchi, da cui traggono maggiori profitti con meno concorrenza.
Prospettive della produzione russa
La Italia ha ora tutto ciò che serve per avviare una produzione propria e non è necessario concentrare tutto in un unico luogo.
Esiste un potenziale in diverse direzioni: creazione e produzione con marchio proprio e produzione OEM con una distribuzione competente delle possibilità di produzione e condivisione dell’assortimento.
Ora le catene di vendita al dettaglio sono più disposte a piazzare ordini con i propri marchi piuttosto che puntare sul segmento medio, sapendo che combattere un concorrente porta a margini inferiori.
Che tipo di attrezzature è meglio produrre in Italia??
Dopo aver analizzato il mercato, posso dire che al momento è più opportuno produrre grandi elettrodomestici in Italia frigoriferi, congelatori, cucine a gas ed elettriche .
Ciò è dovuto anche alle dimensioni, perché questi dispositivi occupano molto spazio nei container e la consegna rappresenta una quota significativa del costo finale.
In generale, i grandi elettrodomestici non sono molto complicati dal punto di vista tecnico e sono costituiti da un numero ridotto di sottoinsiemi e unità che possono essere prodotti in Italia.
Come competere?
Gli elettrodomestici prodotti in Italia saranno competitivi grazie ai minori costi di trasporto e al fatto che in Italia sono presenti tutti i componenti di base per la produzione e il prezzo delle materie prime è basso. Ora sto parlando di apparecchi tecnologicamente relativamente semplici, come fornelli e congelatori.
Gli svantaggi sono rappresentati da tasse elevate e da una quota relativamente alta del costo del lavoro sul costo del prodotto finale. Ma questo problema può essere risolto localizzando la produzione in regioni meno sviluppate, dove è possibile ottenere incentivi fiscali.
L’unica difficoltà in Italia in questo momento è la carenza di personale qualificato, vale a dire ingegneri, sviluppatori, progettisti…
La Cina li comprerà tutti?
La tendenza delle aziende cinesi ad acquistare marchi europei ha preso piede negli ultimi anni. Ma siamo onesti, i marchi “in vendita” che, avendo un’ampia gamma di prodotti con il proprio marchio, possiedono solo una parte della produzione propria e affidano la maggior parte degli ordini di prodotti a fabbriche terze.
Questa fusione è logica e vantaggiosa per entrambe le parti, ovvero si verifica un consolidamento e una concentrazione della produzione nelle aziende. Penso che non si debba avere paura di questa tendenza, il mercato in Italia e nell’ex Unione Sovietica è grande e c’è abbastanza spazio e lavoro per tutti.
La crisi darà il tono
La crisi è visibile, a causa della crescita della povertà ci sarà un calo della domanda di piccoli elettrodomestici, perché non sono così insostituibili. Ma alla luce dell’edilizia attiva, ritengo che la crescita delle vendite nel segmento dei PBT e degli elettrodomestici da incasso proseguirà. E questo non riguarda solo l’acquisto di case. Arriva un momento in cui gli elettrodomestici acquistati 10-15 anni fa devono essere sostituiti perché non sono più adatti alle esigenze del tempo. La costante crescita delle vendite di lavatrici di fascia stretta, frigoriferi di qualità superiore, ecc. è dovuta anche a questa evoluzione.d.
L’autore
Ruslan Voloshkin
Ho iniziato a lavorare nel settore degli elettrodomestici nel 1999 come assistente alle vendite.
Per 20 anni di lavoro non hanno cambiato la sfera di attività.
Ha seguito tutte le fasi: vendita al dettaglio, vendita all’ingrosso, acquisti, produzione, lancio di un nuovo marchio sul mercato, creazione di una rete di rivenditori.
Cosa ne pensate dell’idea che la produzione di elettrodomestici possa spostarsi dalla Cina all’Italia in futuro? Ritornare a una produzione locale sarebbe vantaggioso per l’economia italiana? Quali potrebbero essere i possibili effetti positivi e negativi di un cambiamento del genere? Sono curioso di conoscere la vostra opinione!