Una mini-recensione della fotocamera compatta Fujifilm X100s

X100s è il modello più controverso della serie premium X di Fujifilm. Costosa, grande e pesante, con molte stranezze sia in termini di funzionalità che di prestazioni, questa fotocamera è sempre stata una gradita aggiunta per molti fotografi. E lo è ancora oggi.

Fotocamera compatta Fujifilm X100s

16,3 MP 35 mm 1x 2,8″ $1350

La X100s si avvale di un’ottica ben progettata, di un’elevata qualità d’immagine, di comandi ottimizzati per un facile utilizzo manuale e, naturalmente, di prestazioni di alto livello in un accattivante design retrò. Un obiettivo zoom molto nitido ma con un morbido fuori fuoco e l’esclusivo sensore X-Trans 16M, la cui speciale struttura elimina la necessità di un filtro anti-aliasing che riduce il dettaglio. Come nelle più recenti fotocamere di sistema della serie X di Fujifilm, il sensore non solo fornisce un elevato livello di elaborazione delle immagini, ma è anche responsabile del posizionamento della messa a fuoco grazie a celle AF ad assistenza di fase aggiuntive. Il sistema ibrido riduce il ritardo nella messa a fuoco a 0,08 secondi. Anche gli altri componenti elettronici si comportano in modo encomiabile: la modalità burst è accelerata a 6 fps e la registrazione video avviene in compressione progressiva 1080@60p.

Una delle principali attrattive della fotocamera è il mirino ibrido che offre un’immagine luminosa e non distorta in modalità analogica e un’immagine molto chiara in modalità digitale grazie al sensore da 2,4 milioni di punti.

Finora, la X100s è stata la scelta di chi vuole ricordare o riscoprire la naturalezza e la facilità d’uso di una fotocamera che le migliori fotocamere a pellicola portavano con sé e vuole godere dei vantaggi della tecnologia digitale.