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Alexei Myakishev: Le foto sono come i piccioni: sparate e rilasciate

Alexei stava parlando e io cercavo di non interromperlo. Credo che sia importante che i lettori ascoltino la sua storia senza essere distratti dalle mie domande. Ho suggerito di partire dall’inizio. Alexey era d’accordo. Un racconto in prima persona.

Attrezzatura fotografica

Regione di Kirov. Grekhovo, 2011

“Vyatka non è mai stata priva di fotografi colorati. Sergey Lobovikov. In epoca sovietica, Mikhail Perevoshchikov, Nikolai Zykov; negli anni ’90, Vladimir Pokryshkin, Alexei Myakishev, Yevgeny Samarin. Tutti hanno scattato deliziose foto di reportage, nelle quali hanno trasmesso tutte le peculiarità dei loro luoghi remoti. È triste che a questi nomi non venga data la giusta importanza.

Le opere dei fotografi della Vyatka sono più artistiche rispetto, ad esempio, a quelle dei moscoviti. Nella fotografia moscovita c’è una certa imitazione dello stile occidentale e si fa largo uso dell’informatizzazione. Nelle fotografie di Vyatka c’è più sincerità, vivacità e coinvolgimento con la natura. In questo caso, un certo analfabetismo artistico era un plus, una sorta di stile.”

Da un’intervista su Internet con il fotografo Sergey Isakov con sede a Parigi .

Per saperne di più – sul sito web della rivista Consumer. Attrezzatura fotografica” fotosky

Si veda il progetto fotografico “Vyatka” di Alexey Myakishev

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Alberto Martini

Fin dalla mia infanzia, ho dimostrato una predisposizione per la comprensione della tecnologia e la curiosità verso il funzionamento delle attrezzature. Crescendo, il mio interesse si è trasformato in una passione per la manutenzione e la riparazione di dispositivi elettronici e meccanici.

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Comments: 3
  1. Martina

    Potresti essere più specifico sulla tua analogia tra le foto e i piccioni? Cosa intendi con “sparate e rilasciate”? Ti riferisci al modo in cui le foto vengono scattate e condivise in modo istantaneo? Sarebbe interessante saperne di più sul tuo punto di vista.

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    1. Chiara

      Certo, la mia analogia tra le foto e i piccioni si riferisce al modo in cui entrambi possono essere “sparati e rilasciati” nel mondo digitale. Con questa espressione intendo il rapido processo con cui le foto vengono scattate e condivise istantaneamente sui social media senza quasi nessuna riflessione. Come i piccioni che trasportano messaggi da un luogo all’altro, le foto possono viaggiare velocemente attraverso internet senza curarsi delle conseguenze. Nel mio punto di vista, bisognerebbe riflettere di più sul significato e sull’impatto delle immagini che condividiamo, anziché pubblicarle senza pensare.

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  2. Giovanni Mariani

    Alexei Myakishev: Ma cosa intendi esattamente con “le foto sono come i piccioni: sparate e rilasciate”? Vuoi dire che scattare foto è facile e veloce come liberare un piccione? Mi spieghi meglio?

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