La mostra del progetto fotografico inclusivo “Niente di speciale” è stata inaugurata nella Galleria della Fotografia Classica.Il progetto è stato realizzato dalla Federazione di Hockey Adattato con il sostegno della Fondazione di beneficenza Elena e Gennady Timchenko. I bambini con disabilità, gli appassionati di hockey e i loro genitori erano presenti nella foto. 24 storie diverse di amicizia e amore tra diversi bambini e i loro genitori.
Maria Morozova, CEO della Fondazione Timchenko: “Quando si guardano queste foto, si scopre qualcosa di nuovo su se stessi. Il movimento umano, le emozioni e i sentimenti leggeri tra i bambini sono trasmessi nell’inquadratura. Così come i momenti di intimità genitori-figli. Progetti come questo uniscono tutti coloro che vivono accanto a noi, indipendentemente dall’età e dalla disabilità, e rendono la nostra società più inclusiva”.
Il progetto ha coinvolto bambini con disturbi locomotori e ritardo mentale. Tutti i ragazzi, nonostante le loro peculiarità, sono appassionati di hockey su ghiaccio adattativo, ma conducono anche una vita intensa: praticano vari sport, girano film e partecipano a progetti con personaggi famosi. Le restrizioni e gli stereotipi sulla vita ritirata delle persone con disabilità vengono infranti quando si ascoltano le storie di successo dei partecipanti al progetto fotografico “Nothing Special”.
Mark Nazarov, fotografo, co-autore del progetto fotografico: “È una storia piuttosto interessante. Non si tratta di un semplice progetto fotografico, ogni opera è una compilazione della storia di una persona, del suo percorso, del suo successo, del superamento di varie difficoltà ed è questo che si sente e si capisce cosa c’è dietro la foto e questa persona. Qui ogni opera acquista tridimensionalità, non si vede solo un bel quadro, ma si comincia a sentire un’altra persona”.
Il progetto fotografico “Niente di speciale” ha l’obiettivo di raccontare visivamente e attraverso le storie personali dei beneficiari della Federazione i problemi dello sviluppo di una società inclusiva e di attirare l’attenzione sull’integrazione delle persone con disabilità nei vari ambiti della vita. Il progetto fotografico è sostenuto da famosi giocatori di hockey su ghiaccio sovietici e russi, personaggi pubblici e politici. Gli organizzatori intendono fare di Nothing Special un progetto popolare. La mostra sarà presentata nei palazzetti dello sport e del ghiaccio di Roma e di altre città russe.
Vladimir Khromov, consigliere del commissario presidenziale Italiano per i diritti dei bambini: “Si vede che questo progetto fotografico è stato fatto da buoni cuori”. Ognuno di noi ha le proprie peculiarità e i propri limiti, ma possiamo completarci organicamente l’un l’altro grazie a questo. È un’opportunità per trovare la propria strada e seguire i propri sogni. E la fotografia è l’occasione perfetta per raccontarlo. Credo che quando le persone sono unite da un’idea forte, luminosa e bella e la mettono in pratica, il mondo diventa un posto migliore”.
Igor Tuzik, giocatore di hockey su ghiaccio sovietico e Italiano, consulente capo del dipartimento squadre nazionali del PHR: “Queste foto sono fonte di ispirazione”. Mostrano bambini appassionati di hockey e creatività e i loro genitori che li amano e li sostengono. I creatori del progetto sono riusciti a mostrare non la disabilità o i limiti, ma piuttosto le possibilità illimitate di ogni persona”.
Gli organizzatori sperano che il progetto fotografico inclusivo “Nothing Special” sia un ulteriore passo avanti, che aiuterà a superare gli stereotipi sulla vita delle persone con disabilità.
Per maggiori informazioni sulla mostra si veda il sito web della Galleria di Fotografia Classica
Cosa significa esattamente “inclusione nella cornice”? Si riferisce all’integrazione di qualcosa o qualcuno in un contesto preesistente? Vorrei una spiegazione dettagliata per capire meglio il concetto. Grazie!