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Test visivo del Sony VPL-HW40ES: la presentazione come misura della verità

– REVISIONE – TEST DI MISURA

È possibile valutare la qualità di un dispositivo monitor, proiettore o televisore senza avere a portata di mano un colorimetro o uno spettrofotometro. In queste situazioni, preferisco valutare la qualità di un’immagine visivamente, con esempi reali, e le foto sono il modo migliore per farlo. Quindi sul desktop del mio portatile, per ogni evenienza, tengo una cartella piena di immagini di riferimento che conosco a fondo e nei minimi dettagli.

Devo dire che prima non credevo in una grande differenza tra il proiettore economico da 30 mila Euro e quello da 100 mila Euro, nonostante tutte le innovazioni intelligenti. I fotografi, i professionisti della stampa e gli esteti dell’immagine sanno bene che con i proiettori è molto difficile ottenere ombre leggibili e una luce omogenea. Ma come ho fatto a sbagliare?! La presentazione sul proiettore era perfetta!

Per la valutazione visiva del proiettore Sony VPL-HW40ES, abbiamo scelto la modalità Sample, che non richiede regolazioni preconcette. Per il test soggettivo abbiamo scelto un metodo molto semplice: spegnere le luci, accendere il proiettore e sfogliare le stampe sul grande schermo. Ecco cosa abbiamo visto.

Sony

Dispositivo: Nikon D7000. Obiettivo: 11-16 mm f/2.8G. Lunghezza focale: 11 mm. Modalità di messa a fuoco: manuale.

Esposizione:

Apertura

: f/2.8. Velocità dell’otturatore: 30 secondi. Modalità di esposizione: manuale. Misurazione: Matrice. Sensibilità ISO: ISO 100.

Uso il primo come test ombra. Ciò che rende unica questa immagine è che è composta da ombre la parte scura dell’istogramma e che queste ombre sono di colore molto diverso. La sabbia è un po’ giallastra, le pietre sono grigio-verdi, le alghe sono marroni e così via.d.

In questo modo, dovrei essere in grado di vedere non solo la gradazione delle ombre nella luce, ma anche nel colore. Il proiettore che abbiamo testato era più che adeguato. Posso dire con certezza che l’immagine sulla matrice IPS del notebook ASUS UX31A non è affatto migliore di quella di un proiettore.

Sony

Dispositivo: Nikon D7000. Obiettivo: 11-16 mm f/2.8G. Lunghezza focale: 11 mm. Modalità di messa a fuoco: AF-S. Modalità area AF: singola.

Esposizione

Apertura

: f/10. Velocità dell’otturatore: 1/2.5 sec. Modalità di esposizione: Priorità di apertura. Esposizione Comp.: +1.0EV. Misurazione: Matrice. Sensibilità ISO: ISO 100.

In questa foto continuo a valutare le ombre, ma non più nel I, bensì nel II quarto dell’istogramma. E allo stesso tempo inizio a guardare i colori, so per certo che non ci sono riflessi sulle nuvole e sui corsi d’acqua. Se riesco a vederli nell’immagine, significa che i colori non sono visualizzati correttamente.

Sony

Dispositivo: Nikon D7000. Obiettivo: VR 105 mm f/2.8G. Lunghezza focale: 105 mm. Modalità di messa a fuoco: AF-C. Modalità area AF: singola. VR: ON.

Esposizione

Apertura

: f/11. Velocità dell’otturatore: 1/60 sec. Modalità di esposizione: Priorità di apertura. Comp. esposizione: +1.0EV. Misurazione: Matrice. Sensibilità ISO: ISO 100.

Insieme alla farfalla, continuo la mia escursione nelle aree luminose dell’immagine. L’immagine ha una particolarità interessante: come si può vedere negli EXIF qui sotto, ho dimenticato di rimuovere la compensazione positiva dell’esposizione, il che risulta in una macchia bianca dietro la farfalla la sua seconda ala che è centrata.

Ma la transizione dalla sovrailluminazione alle luci è molto fluida e su un buon monitor o proiettore non è evidente o vistosa. Ed è esattamente quello che è successo con un proiettore Sony: non si riusciva a vedere la transizione. Questo è un capolavoro per un proiettore!

Attrezzatura video

Dispositivo: Nikon D600. Obiettivo: 8 mm f/3.5. Lunghezza focale: 8 mm. Modalità di messa a fuoco: manuale. Modalità area AF: singola. Apertura di esposizione: f/8. Velocità dell’otturatore: 1/40 sec. Esposizione Comp.: +1.0EV. Misurazione: Matrice. Sensibilità ISO: ISO 100.

Una foto del punto più meridionale dell’isola di Russky, in Primorye, che di solito uso per controllare la temperatura del colore e il contrasto generale. L’immagine è calda, se il proiettore o il monitor la rendono ancora più calda, è suggestiva. Se è freddo, l’immagine appare non atmosferica, cosa che si nota immediatamente.

Il contrasto del proiettore era semplicemente perfetto. Mi sembra di guardare un monitor professionale con retroilluminazione RGB anziché lo schermo di un proiettore.

Anche per quanto riguarda la temperatura del colore, soggettivamente sembrava essere quasi perfetta. Le misurazioni successive hanno confermato la prima impressione. Per questa modalità, la media dei livelli di luminosità è di circa 6800K invece dei 6500K di riferimento. La differenza è trascurabile.

Conclusioni

Sintesi della valutazione soggettiva: l’immagine è eccellente! Contrasto e gamma cromatica sono di prim’ordine, nessun effetto di luce bruciata, un po’ di luce nelle ombre. Temperatura di colore non male almeno non fastidiosa .

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Alberto Martini

Fin dalla mia infanzia, ho dimostrato una predisposizione per la comprensione della tecnologia e la curiosità verso il funzionamento delle attrezzature. Crescendo, il mio interesse si è trasformato in una passione per la manutenzione e la riparazione di dispositivi elettronici e meccanici.

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Comments: 1
  1. Alessandro Riva

    Mi chiedo se la qualità della presentazione visiva del Sony VPL-HW40ES sia davvero un indicatore affidabile della sua verità. Cosa ne pensate voi?

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